lunedì 4 febbraio 2013

Super Bowl XLVII - Vincono i Ravens di Joe Flacco

Baltimore Ravens 34 Vs San Francisco 49ers 31
I Ravens conquistano il loro secondo Super Bowl, nel match che verrà ricordato anche per il blackout che ha interrotto l'incontro per ben 35 minuti e trasformato, alla sua ripresa, completamente il match. Alla fine Baltimore è riuscita a tenere e portarsi a casa l'ambito Lombardi Trophy dodici anni dopo il primo successo.

Il Riassunto:
L'inizio è targato Ravens con Flacco che gestisce ottimamente il primo drive con una serie di passaggi, arrivati sul 3 e 9 spara in endzone, dove però nessuno riesce a ricevere. Una flag sul terreno per offside di San Francisco fa ripetere e questa volta Joe non sbaglia trovando al centro della endzone Anquan Boldin.
Dall'altra parte l'attacco guidato da Kaepernick sembra non riuscire a combinare niente, se non un  drive in cui riescono ad arrivare solo a raggio da field goal.
I Ravens non stanno certo ad aspettare e, vista la facilità con cui Flacco riesce a lanciare, ecco che arriva un altro TD con il TE Pitta, questa volta a ricevere in mezzo.
Sembra che il gioco di corse dei californiani sia ben ingabbiato dalla difesa di Baltimore e quando Colin prova a lanciare ecco arrivare l'intercetto di Ed Reed. Sul successivo drive i Ravens arrivano vicinissimi alla endzone e sul 14-3 tutto il mondo andrebbe per un field goal al 4°e 9. Invece John chiama un fake e il Kicker prova a chiudere il down correndo, ma viene fermato un paio di yard prima. Un occasione buttata con una chiamata scellerata in un Super Bowl. 
Il terzo touchdown di giornata arriva con un big play di Flacco che pesca, dalle proprie 40 yards completamente libero sul profondo, il WR numero 12 Jones. Dimenticato dalle secondarie ha il tempo per ricevere, cadere da solo a terra, rialzarsi e chiudere la propria corsa in endzone quasi indisturbato per il momentaneo 21-3.
I 49ers nel drive di chiusura del secondo quarto hanno l'obbligo di mettere punti a tabellone, ma riescono solo a calciare un field goal con Akers che li manda all'intervallo sotto di 15 punti.
Alla ripresa il kickoff calciato da San Francisco viene ricevuto dal ritornatore dei Ravens, Jacoby Jones, che come un razzo sfreccia tra le maglie rosse e finisce la sua cavalcata da record in endzone. Realizzando il ritorno in TD più lungo nella storia del Super Bowl, con ben 108 yards.
Il divario adesso di 22 punti (28-6) sembra già consegnare nelle mani di Ray Lewis e compagni il Lombardi Trophy.
Nemmeno 2 minuti dopo, anche lo stadio di New Orleans sembra voler chiudere anzi tempo l'incontro. Ed ecco che l'intero stadio cade nel buio, per un black out quasi totale che fa sospendere il match ben 35 minuti.
Quando si riprende ai 49ers restava da giocare un 3 e 13 dentro le proprie 20 yard, azione che, visto l'andamento fino a quel punto, era già un punt sicuro. Invece per la prima volta San Francisco costruisce un drive lungo capace di portarli fino al TD di Crabtree, per il sempre arduo 28-13.
La luce però adesso sembra non essersi ancora accesa per i Ravens, che costretti ad un punt in una brutta posizione di campo concedono una ottima zona di partenza per il successivo attacco dei californiani. Questa volta è il RB Gore ad andare in TD e il divario che fino a pochi minuti fa sembrava incolmabile adesso con più di un quarto di gioco diventa inaspettatamente alla portata.
Ancor di più quando Rice, tentando di far rialzare la testa alla propria squadra, perde la palla che viene subito ricoperta dai californiani. Con un sussulto, la difesa di Baltimore costringe i 49ers a limitarsi ad un calcio di Akers che da 39 yards manda a lato. Una flag sul campo per Running Into the Kicker consente di ripetere il FG che questa volta va in mezzo ai pali. Termina così il 3° quarto. Iniziato con un più 22 per Baltimora, che adesso con un misero 28-23 sente il fiato sul collo degli avversari.
Nell'ultimo quarto i Ravens collezionano un drive ai livelli del primo tempo, arrivando a poche yard dal TD. Dopo 2 corse stoppate e un lancio a vuoto, si devono accontentare di 3 punti, che li riportano comunque ad otto punti di vantaggio.
San Francisco però non molla e continua la sua rimonta. Adesso in attacco funzionano gli scramble di Kaepernick, anche a causa dell'infortunio di Ngata in occasione del TD di Gore. E' proprio il QB dei 49ers, con una corsa di 15 yards ad andarsi a prendere il touchdown del possibile pareggio. Infatti, visti gli otto punti di divario, tentano una conversione da 2 che però non riesce.
Con 9 minuti al termine e il risultato di 31 a 29 Flacco sa che per stare tranquilli servirebbe un touchdown, ma nonostante un drive ben orchestrato e lungo a 4 dal termine si devono affidare al kicker rookie Justin Tucker per il field goal che li porta a più 5.
Il tempo per arrivare a prendere l'ultimo e decisivo TD c'è tutto e San Francisco play dopo play arriva fino a 5 yards dalla linea di endzone. Tutti i 4 tentativi finali però vengono respinti dalla difesa dei Ravens, che per l'ultima volta con Ray Lewis ergono il muro che li mantiene in vantaggio.
Per Baltimore sarebbe necessario chiudere almeno un down per terminare il tempo sul cronometro, ma con corse centrali e conservative si trovano costretti al punt con ancora 12 secondi da giocare. John Harbaugh, dopo la scellerata chiamata di un fake Field Goal ad inizio partita, per il finale fa una scelta giustissima. Ovvero invece di calciare un punt in una bruttissima posizione decide di far tenere palla al punter dentro la propria endzone facendo passare ben 8 secondi. Anche se subiscono 2 punti, visto che commettono una safety. In questo modo per il calcio seguente alla Safety, Baltimore non deve fare altro che fermare il ritorno dei 49ers che con i soli 4 secondi rimasti non puo nemmeno provare un Hail Mary pass. Il ritorno è fermato e i Ravens possono così festeggiare un Super Bowl meritato, ma che hanno rischiato di gettare al vento con un secondo tempo per larghi tratti inguardabile.


L'analisi:
Una vittoria senza dubbio meritata da parte dei Ravens. Nella prima parte sono riusciti a limitare l'attacco dei 49ers e, invitando Kaepernick a lanciare, hanno annullato così la loro pericolosità sulle corse e trovato pure l'intercetto con Ed Reed. In attacco, con una ottima protezione della offensive line, Flacco è stato capace di lanciare in modo ottimo verso i suoi ricevitori, sfruttando anche una secondaria di San Francisco in grande crisi.
Il Black Out poco dopo l'inizio del 3° quarto, quando un divario di ben 22 punti separava le due squadre, ha prodotto un completo ribaltamento dei valori in campo visti fino a quel momento. Un po' forse ha inciso questo stop lunghissimo, di ben 35 minuti, perchè ha sicuramente interrotto l'inerzia di un match che dopo il ritorno in TD di Jones aveva praticamente ucciso il morale di San Francisco. Rientrati in campo i 49ers, una volta assimilata la prima parte del match, hanno giocato senza più pensare al risultato o a quanto fosse difficile se non impossibile riprendere la partita in mano. Eppure, grazie a 2 TD messi in fila nel giro di pochi minuti, ecco che tutto si è fatto possibile. Come spesso succede alla squadra davanti nel punteggio sopraggiunge la paura, quindi si va di conserva e si contribuisce solo a peggiorare la situazione. Per gli inseguitori invece emergono forze che nemmeno pensavano di avere.
Alla fine però il risultato ha premiato i Ravens che, nel complesso, sia ieri che in tutti i playoff, si sono meritati di alzare il Vince Lombardi Trophy.
Flacco, MVP del Match, è stato senza ombra di dubbio il migliore ieri. Praticamente perfetto non è caduto in errore nemmeno quando la sua difesa e un attacco conservativo gli hanno riconsegnato un incontro in bilico, dopo averlo quasi già vinto ad inizio del 3° quarto. In questi giorni avevo parlato di un Joe vicino alla consacrazione tra i top QB della NFL. Adesso dopo questo Super Bowl vinto, con 3 TD pass, fa certamente parte di questa strettissima cerchia di Quarterback. Non mi piace far paragoni, ma se questi Ravens assomigliavano nei playoff ai Giants della passata stagione, ovvero i più in forma nella postseason dopo una stagione regolare normale, questo Flacco ha molto di simile ad Eli Manning. QB anch'esso un po' snobbato, con stat non entusiasmanti in regular season, ma capace di trasformarsi in una macchina perfetta quando le partite contano veramente. Ragazzi, inutile essere dei Ryan, Schaub oppure Romo e fare rating da paura da settembre a dicembre e poi crollare nei match che contano. Flacco anche quest'anno in stagione aveva un normalissimo 22 TD e 10 intercetti, mentre nelle 4 partite di playoff ha lanciato 11 TD e zero, ripeto zero, intercetti. Eguagliando il record di Joe Montana. In più in carriera ha già all'attivo 9 vittorie, di cui 6 in trasferta e una di Super Bowl, in postseason che ne confermano il carattere vincente. Qualità che spesso viene confusa con il talento puro ed invece sono due cose diversissime.
Ieri è stata l'ultima per il grandissimo Ray Lewis, un campione che in questi 17 anni di Ravens ha fatto la differenza sia in campo che in side line caricando i compagni. Ieri si è visto che la velocità e il tempismo nei tackle non è più quello di qualche stagione fa, ma il suo ritorno in campo dopo l'infortunio a inizio playoff ha coinciso con un cambio radicale di Baltimore. Segno che, già la sua presenza, contribuisce molto ad elevare il livello di tutto il team. Adesso, come già annunciato, smetterà. Lasciando un grande vuoto nel cuore non solo dei fans dei Ravens, ma anche di tutti gli amanti del Football. E' però bello veder lasciare la scena in modo trionfale come ieri sera per un futuro Hall of Fame e per uno dei più grandi linebacker che la storia NFL ci abbia mai regalato.
Altri player meritano di essere menzionati, come l'eccezionale Ed Reed che ieri, con l'intercetto, si è portato a 9 diventando così, a pari merito, il migliore per numero di intercetti nei playoff in carriera.
L'altro nome da citare è il Wide Receiver Anquan Boldin, scaricato 3 stagioni fa con troppa facilità dagli Arizona Cardinals. Anche se quest'anno non ha reso al meglio in stagione con soli 4 TD, ecco che anche lui come Flacco ai playoff si è trasformato realizzandone ben 5.
I 49ers ieri, a mio modo di vedere, hanno mostrato gli stessi errori fatti contro i Falcons con un avvio incredibilmente sottotono. E' vero che nel 3° quarto hanno dimostrato di meritarsi di essere lì a giocarsi il Super Bowl, ma questa grande difesa spesso osannata e che ha monopolizzato i posti nel pro bowl si è fatta letteralmente ridicolizzare dal passing game di Baltimore.
Kaepernick esce dal suo primo Super Bowl e dalla sua prima postseason con molti dubbi. Non ha fatto male, ma non ha inciso né contro i Falcons né ieri nella prima parte match. Forse ancora un po' acerbo per affrontare al meglio fin da subito queste gare. Comunque ieri gran parte del merito, del ritorno in partita dei 49ers, va al vero fenomeno di San Francisco ovvero Crabtree. Prende ogni palla e anche con difese non certo gentili dimostra di incassare i placcaggi e spesso grazie alla sua rapidità di sfuggire ai difensori avversari trasformando ricezioni da 15/20 yards in guadagni ben più lunghi.

 - Link --->  Highlights del Match Baltimore Vs San Francisco. 
 - Link --->  Highlights di Joe Flacco MVP. 


_________________________________________________

---> Griglia Playoff NFL
---> Classifica NFL, Division per Division su NFL.com
---> Box Score & Highlights su NFL.com
_________________________________________________
By nfl.com



NFL Italia Blog fa i complimenti a tutti i Baltimore Ravens ed ai loro fans.
Augura una buona off-season a tutti i propri lettori, che mi hanno seguito e interagito con commenti, voti, link e quant'altro. Da parte mia spero di avervi regalato alcuni minuti di buona lettura dei miei articoli sulla National Football League.
Fabio Bertini.