lunedì 6 febbraio 2017

Super Bowl LI - Patriots oltre l'impossibile!

- New England Patriots 34 Vs Atlanta Falcons 28 [OT]

Impossibile. Una parola troppo spesso abusata, sopratutto nello sport. Quello che è successo questa notte a Houston va veramente oltre l'impossibile. Onestamente ho sempre ritenuto che le partite di football non sono mai finite, se non alla fine. Però al 3° quarto un vantaggio di 25 punti cioè 4 segnature di vantaggio erano e sono oggettivamente irrecuperabili. Adesso proverò a raccontarvi l'impossibile diventato realtà, a Houston nel Super Bowl LI, il primo ad essere finito agli overtime. Il quinto titolo per i Patriots, Brady e sua maestà Bill Belichick.

Il racconto:
L'inizio è da partita tattica, con quella tensione dove nessuno vuole sbagliare. Infatti il primo quarto termina sullo 0-0 con due possessi per squadra senza particolari guadagni. New England però sembra arrivare finalmente a raggio da field goal, almeno 3 punti finiranno sul tabellone. Invece la palla viene tolta dalle mani di LeGarrette Blount, da parte del rookie LB Deion Jones. Il primo sussulto per un Super Bowl che stenta a prendere quota. Quindi possesso che passa nelle mani di Matt Ryan,il quale finalmente inizia a lanciare come sa verso il fenomenale Julio Jones. In pochi play la endzone è vicinissima e Freeman con una corsa a girare l'angolo sulla sinistra entra indisturbato in endzone. Difesa Patriots chiaramente spiazzata visto che si era accentrata in previsione di una corsa dritto per dritto di Freeman.
I Patriots non rispondono, un 3&out riconsegna il possesso ai Falcons. Ancora passing game e il campo che scorre fino al secondo TD per Atlanta, questa volta su pass di Ryan per le mani del TE rookie Austin Hooper. 14-0 Falcons.
Brady, non senza fatica e con tre flag per Holding difensivo si porta sulle 23 avversarie. Tom lancia verso Amendola, in doppia copertura, e arriva l'intercetto del CB Robert Alford che riporta nella endzone avversaria l'ovale concedendosi il tempo di rallentare per farsi immortalare dai fotografi.
21-0 Atlanta. Inizio a pensare che anche al Super Bowl non avremo un match entusiasmante come quasi tutte le gare di questi playoff, eccezion fatta per Dallas-Green Bay.
Ancora 2 minuti allo scadere del secondo quarto per provare una timida rimonta, ma l'attacco di New England non riesce a fare meglio di un field goal che accorcia appena le distanze. 21-3
Dopo lo stupendo Half time show, della bravissima Lady Gaga, si spera che almeno il secondo tempo ci regali un Super Bowl più combattuto del primo.
La difesa Patriots rientra con il giusto piglio costringendo Atlanta ad un rapido 3&out. L'attacco di New England non pare aver cambiato ancora marcia rispetto al primo tempo.
Possesso di nuovo per Matt Ryan che insieme ai runningback confezionano il drive della certezza, con la ricezione di Coleman per il 28-3. Massimo vantaggio della partita, con un divario di 25 punti che toglie ogni speranza.
Siamo ad 8:31 dalla fine del 3° quarto quando inizia il drive dei Patriots, e per la prima volta Brady inanella un drive magistrale con i giusti tempi con i suoi ricevitori, con la ricezione finale del RB James White. Forse una speranza, almeno di un finale un po' movimentato, penso, ma l'extrapoint calciato da Gostkowski che termina sul palo, lo interpreto come un ennesimo segno a favore dei Falcons. Comunque 28-9.
Mancano solo 2 minuti al termine del 3° quarto, ben 6' sono serviti a New England per quei sei e non sette punti a tabellone. Dalla side line Belichick prova la carta dell'on side kick, ma oltre al fatto che l'ovale viene ricoperto dai Falcons, c'era perfino una flag che avrebbe annullato qualsiasi recupero dei Pats.
19 punti di vantaggio e una posizione favorevolissima di campo è l'occasione di chiudere ogni discorso su chi alzerà il Lombardi Trophy. Con un passaggio su Hooper, si arriva sulle 32. Coleman prova con le corse, ma un placcaggio di Flowers e sopratutto la penalità per Holding offensivo riportano i Falcons fuori raggio da field goal e costretti al punt.
I Patriots, scampati alla parola fine, riprovano ad andare in endzone, ma dopo altri 5 minuti si devono accontentare di un calcio da 3 punti che porta il punteggio sul 28-12. Ovvero una differenza di 2 TD ed entrambi convertiti da 2 punti. Insomma tutt'altro che un impresa facile.
9:44 alla fine, dopo 2 corse Coleman esce per infortunio, Ryan in shotgun per un 3 e 1... Snap, sack, fumble e palla ricoperta dai New England grazie alla coppia Hightower-Branch.
Negli occhi dei giocatori di Atlanta sembra arrivare un flash di cosa potrebbe accadere, e di cosa stavano vivendo solo pochi minuti fa. Un battito di ciglia e comunque l'idea di farsi riprendere con così poco tempo, e comunque 16 punti di vantaggio ancora rassicura, anche se forse non così tanto.
Dare a lupi famelici come Brady e Belichick, la possibilità di riprendere un Super Bowl perso, stra-perso, è il più grande errore che si possa commettere nella vita. Ed ecco che Tom in due minuti e mezzo dalle 25 yard avversarie trascina i suoi al touchdown con la ricezione di Amendola e appesantisce il tutto con la conversione da 2 su direct snap per il RB White. 28-20
La paura di un suicidio sportivo arriva con tutta la sua foga sui giocatori di Atlanta, ma Matt Ryan trova l'ennesima spettacolare ricezione di Julio Jones. Sembra fatta, la giocata che scaccia paura e Patriots. Adesso sulle 22 di NE, anche un field goal basterebbe per alzare il Lombardi! Ma per suicidarsi serve non solo la pistola ma anche puntarsela alla testa e premere il grilletto. Sportivamente i Falcons lo fanno con le chiamate seguenti. Shotgun e prima il sack su Ryan per 12 yard di perdita e poi un Holding offensivo per altre 10 yard di penalità ed ecco che anche il field goal non è più fattibile. Si va al punt consegnando il possesso del possibile pareggio nelle madi di Brady che nell'ultimo quarto si è trasformato in un infallibile cecchino.
3:30 dalla fine un tempo più che sufficiente per un ultimo drive per tentare il pareggio e completare una rimonta impossibile. Brady lancia per Hoogan, Edelman con una ricezione oltre le regole della gravità, Amendola e sopratutto White che mette il TD su corsa da una yard. 28-26 Adesso la conversione da 2 punti è decisiva. Pareggio oppure addio ad una leggendaria rincorsa. Brady lancia, Amendola riceve ed entra quanto basta in endzone, la flag sul campo fa trattenere il respiro, ma è contro la difesa. E' parità! 28-28
Si va agli overtime, la prima volta per un Super Bowl.
La monetina da il primo possesso ai Patriots, la cavalcata dell'ultimo drive è una marcia incessante contro una squadra già sconfitta nell'animo per l'occasione, forse irripetibile, svanita. Si arriva ben preso sulle 15 avversarie e ormai è chiaro che si andrà verso il TD per chiudere subito l'overtime. Brady continua con i lanci e pesca in endzone Bennett, niente è incompleto, ma la flag sul terreno è per una pass interference difensiva. La mazzata finale. Palla sulle 2 yard, corsa sulla destra di White che realizza il touchdown della partita impossibile! I Patriots sono campioni per la quinta volta come per il proprio QB Tom Brady e l'head coach Belichick, coppia che anche la Hall of Fame sta stretta.

L'analisi:
Commentare una partita come quella vista stanotte non è per niente semplice. Spiegare come l'impossibile sia diventato realtà è cosa ardua. Sopratutto quando per quasi 3 quarti hai visto una squadra perfetta con un QB perfetto e una difesa straordinaria fare a pezzi i fortissimi Patriots. I Falcons hanno perso l'occasione di vincere il primo Super Bowl, e non è stato un solo episodio a far si che avvenisse. Anche perchè per farsi rimontare 25 punti non è questione di un turnover, di un eisodio sfortunato o di un caso. E' stato tutto un insieme di fattori che si sono aggiunti e come una valanga hanno accelerato ed ingigantito gli eventi. Senza dubbio la tensione che scende per un Super Bowl sognato e raggiunto battendo grandi come Seahawks e Packer in modo netto, dove ti ritrovi a calpestare letteralmente la franchigia che ha segnato gli ultimi 15 anni. Inizi a pensare che ormai è fatta, che comunque un TD subito non fa paura, se poi nemmeno da sette punti. Al quale fa seguito un field goal, ancora troppo poco per pensare di vivere un incubo iniziato come un sogno. Il Passing game che non si vuole abbandonare per un più conservativo e prudente gioco di corsa, il tempo non sembra necessario farlo scorrere quando stai dominando il Super Bowl. Anche la pressione difensiva che nel primo tempo ha mandato in tilt Brady e il game plan di coach Belichick, inizi ad abbassare la guardia e a pensare che l'importante è non subire sul profondo, e che guadagni di 10/12 yard non possono farti perdere. Purtroppo però una volta ritrovatosi sul 28-20 non è più facile rimettersi a combattere al 110% come fatto in precedenza, la testa viaggia e ripensa a cosa stai per farti sfuggire dalle mani, l'anello dalle dita, l'occasione della vita e dalla carriera. Penso siano tanti i pensieri che possono essere turbinati nella mente dei giocatori e fans dei Falcons. Ecco che forse anche l'ultima occasione di andare per un field goal, che avrebbe scacciato l'oscurità sempre più incombente, sia sfuggita dalle chiamate del coaching staff di Atlanta. Finendo per farsi respingere fuori a suon di sack come un pugile ormai molle sulle gambe.
Resta una delusione con pochi precedenti, che i fans e i giocatori si porteranno dietro per tutta la vita e forse non riusciranno più a scacciare. Perchè una tragedia sportiva così si può annullare solo con un altro Super Bowl da rigiocare e lo si vorrebbe fare anche oggi stesso o al massimo domani, ma quell'occasione non sempre ritorna, e tutti ad Atlanta lo sanno. Il buono, anzi l'ottimo anno dei Falcons potrà essere analizzato solo tra qualche mese, e ripensare ad una regular season eccellente, ad un Matt Ryan da MVP e ad una post season straordinaria per avversari battuti e quasi. Adesso in molti vorrebbero l'oblio, ma se valgono veramente per la frachigia che si è vista da settembre al 3°quarto del Super Bowl allora si devono tirare su e con occhi pieni di rabbia riprovare anche loro l'impossibile. Ovvero vincere un altra stagione, e tornare al grande ballo e questa volta non festeggiare prima.
I Patriots, anzi il football come solo questo sport sa fare, ha trasformato un Super Bowl in un thriller che nemmeno i più grandi registi del mondo avrebbero saputo girare. Anzi se l'avessero fatto sarebbe finito nella fantascienza.
Premetto che al termine dell'ultimo quarto, prima dell'overtime, mi sono chiesto se meritasse la vittoria chi ha dominato per quasi tutta la partita oppure chi ha saputo rimontare dopo 3 quarti di buio. La scelta è stata entrambi. Nella domanda però mancava un fattore ovvero l'inerzia, e quella era tutta dalla parte di New England, e così il finale era pressoché divenuto scontato.
Il merito più grande che va dato ai Patriots, giocatori e coaching staff, è senza dubbio l'aver saputo resistere mentalmente e non buttarsi giù quando ormai non c'era più nessuna speranza a sostenerli.
Detto questo Belichick si conferma un coach leggendario ormai alla pari di Vince Lombardi, non può esistere fortuna o ottimi roster quando da 16 anni non fai altro che giocare Super Bowl o almeno il championship quasi ogni anno. Quest'ultimi due Super Bowl vinti sono ben più pesanti di quei 3 ad inizio anni 2000. C'è la consacrazione, la certezza di strapotere sopratutto fuori dal campo, sulla side line e nello staff per scelte fatte in ogni settore.
Il merito comunque seppur grande di Belichick, va sicuramente distribuito con Tom Brady, capace, come QB e leader, di guidare i compagni ad un obbiettivo che non era più facile nemmeno indicare, crederci e farci credere i propri compagni. Anche per lui è il quinto anello record NFL e la dimostrazione che nonostante i quasi 40 anni resta il miglior QB nella post season, e che talenti puri come Aaron Rodger sono ancora molto distanti dal suo essere vincente. Citazioni d'obbligo per i difensori Trey Flowers, autore di 3 sack decisivi, e Dont'a Hightower per lui sack e fumble forzato. In attacco oltre a Brady, va citato Edelman anche fosse solo per quella ricezione incredibile. Il quartetto composto da Amendola, Bennett, Mitchell e Hogan.
Se però c'era un dubbio su chi sarebbe potuto essere l'MVP del Super Bowl al posto di Brady lo si deve alla prestazione pazzesca del RB, con mani da ricevitore, James White. Per lui 3 TD di cui due su corsa e uno su ricezione. Tra i quali quello del pareggio e della vittoria all'overtime.
La dinastia dei New England non conosce limiti ed è infatti l'unica che può andare oltre l'impossibile.



 - Link --->  Highlights del Super Bowl LI Patriots Vs Falcons. 
 - Link --->  Highlights di Tom Brady. 
 - Link --->  Top Plays of Super Bowl LI.  



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16 commenti:

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    1. Grazie Massi, Quest'anno sono stato molto assente per vari motivi. Spero di tornare ai vecchi ritmi nel 2017.
      Ti è piaciuto il SB? che ne pensi del suicidio dei Falcons?

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  2. Fabio, complimenti davvero per l'analisi e la prosa. Non è per piaggeria, ma ti porti a scuola una buona metà di giornalisti sportivi (non solo di football, chiaro) che leggiamo quotidianamente. Nulla da aggiungere sul commento e sul racconto, se non che anche due anni fa New England recuperò una gara già persa a 20 secondi dalla fine con l'intercetto storico di Malcolm Butler contro la "mia" Seattle...anche in quell'occasione fu suicidio sportivo (lancio a 1 yard dalla end zone con Marshawn Lynch nel backfield ... e ho detto tutto) però c'è chi, del suicidio sportivo, deve approfittare. E New England è sempre lì e penso lo sarà ancora. L'architettura della squadra e Brady gli permettono (quasi) di sostituire Gronk con un onesto paracarro come Bennet (non me ne voglia) e di fare a meno di una superstar fra i WR (no Jones o simili) ma di avere molto di più (Amendola, Edelman su tutti). Uno di quei team per i quali pensi "Forse potremmo andare anche noi al posto di uno di loro e funzionerebbe lo stesso". Chiaro poi che non è così, ma la sensazione la hai. E' una squadra nel vero senso della parola, quel senso che dovrebbe valere per ogni sport. Ciao, Ale

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    1. Ciao Ale, intanto grazie per i complimenti. Sono felice che l'articolopiù importante dell'anno sia così piaciuto.
      Sulla partita hai perfettamente ragione infatti anch'io ho scritto che il merito più grande è stato, per i Patriots, di non essere crollati mentalmente sul 28-3 e anche dopo perchè onestamente sul 28-12 era ancora difficilissima ed in più sul primo TD avevano fallito anche l'extra point e sul drive del possibile recupero si erano dovuti accontentare di 3punti sapendo che erano sotto ancora di moltissimo. Qui c'è la mano magnifica di Coach Belichick.

      Un saluto a presto ciao;

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  3. dopo la chiusura del blog italiano sui packers temevo il peggio anche per questo. per fortuna ci sei ancora.
    da cheesehead sfrenato avrei tanto voluto commentare la cavalcata di green bay che si è conclusa, meritatamente, contro i falcons dopo la meraviglia di dallas.
    di certo questo superbowl cancella per emozioni e struggente bellezza qualsiasi altra partita mai vista di questo sport che è sempre più tremendamente magico.
    seguo il football da una decina d'anni quindi chiedo ai più esperti cosa fosse in passato. leggere che il più ampio margine recuperato in un sb fosse di 10 punti mi ha fatto strabuzzare gli occhi.
    ormai questo sport è diventato, non se se nel bene, un qualcosa di estremamente imprevedibile, e sempre più assisto a decine e decine di punti recuperati. si parla tanto di inerzia, momentum, culo. non saprei qual è l'espressione migliore ma a me viene in mente solo tanta, tanta, piacevole tensione. la disfatta di seattle nel 2014 pensavo fosse un qualcosa di irraggiungibile e invece, da simpatizzante falcons (si ci hanno battuto, ma lo hanno fatto in modo ammirevole e speravo vincessero loro che giocano un football meraviglioso e anche in difesa picchiano duro e corrono a 1000, tutti), mi ha fatto male vedere una roba del genere. nel 2014 l'intercetto di butler mi fece saltare sul divano, domenica ricordo che appena spuntata lady gaga, sul 21-3 me ne sono andato a letto. ma non sono riuscito a dormire. avevo la sensazione che non fosse finita. allora sono tornato in sala e ho riacceso la tv. primo drive niente, anzi, si sale sul 28-3. continuavo a sentire una tensione di fondo. e non era brady, belichick e la dinastia dei patriots, era questo magico e irresistibile sport. che offre 1001 modi di ribaltare del tutto una partita. chi non lo capisce è veramente un povero sfortunato.
    "eh ma ci sta l'attacco, la difesa, le squadre speciali...". invece sono reparti che giocano tutti assieme indissolubilmente. sono sempre più innamorato del football americano.

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    1. D'accordissimo con te sulla magia di questo meraviglioso sport. Per i 10 punti di divario sono per i Super Bowl ribaltati vincendo. Ad esempio recuperati senza però vincere ricordo quello di pochi anni fa tra Ravens e 49ers. Dove alla fine del primo tempo e il ritorno in TD sul kick off del secondo i Ravens sembravano già campioni, poi il blackout dello stadio un ora di stop e i 49ers che sfiorano l'impresa. Non ricordo quanti punti avessero recuperato ma di sicuro più di 14. Poi comunque vinsero i Ravens ed ecco che questa rimonta non va nelle stat.
      Comunque parlando con la ragazza se mi fosse piaciuto (anche lei ha visto il SB, fino al 3°q e corregge i miei articoli) le ho detto che per spettacolo preferisco comunqur le partite punto a punto quelle in cui ci sono continui cambi al comando. Un po' come Dallas Green Bay tanto per citare la più recente. Insomma dove le due squadre sono sempre ai loro massimi e non tutto una e poi tutto l'altra. Resta comunque uno dei SB più belli e che verrà ricordato per decenni. Felice come voi di averlo visto.

      Un saluto e un grazie anche a te Alberto. Il blog non è chiuso,ma quest'anno ha avuto grosse mancanze (di tempo). Spero di riprendere a Settembre come fatto negli scorsi anni e non come questo 2016.

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  4. passando alla partita (un unico post non era sufficiente corto)
    intanto analisi gagliarda e profonda, complimenti. aggiungo la mia entrando più nel tecnico (finora ho straparlato).
    fino al 28-12 almeno la vera sorpresa è stata la difesa di atlanta. è un reparto freschissimo, ben coordinato, che ha saputo fare una cosa alla grande: pressare continuamente brady, dargli poco tempo, colpirlo ripetutamente e coprire con la secondaria il necessario. tutto questo fin quando hanno retto. dal 28-12 in poi, e precisamente dal fumble di ryan, sono letteralmente scoppiati. la pass rush si è esaurita e si sono evidenziati i limiti della secondaria. del resto non so se avete visto l'incredibile forbice in termini di top e plays: ne ha fatto almeno 30 attacchi in più, con 15-20 minuti di top in più. tutto questo senza gioco di corse. e senza gronkowski. quindi solo e soltanto grazie al più grande di tutti: brady. che ha passato per SESSANTADUE volte. immaginate un pass rusher. già dopo 40-50 tentativi sei pronto per la bara. infatti non ce l'hanno fatta più. tutto questo è stato reso possibile da un attacco che ha cominciato a faticare e da una tipologia di chiamate che prevede sempre l'andare a tutto gas. questo tipo di approccio (ricordo quello di green bay a seattle nella finale di conference 2014: esattamente l'opposto con giocate chiamate all'ultimo secondo) li ha portati sul 28-20 a 4 minuti dal termine. senza bisogno di ulteriori yard. lì devi correre. non esiste altro. 2 corse. come vanno vanno. male che va chiamano due time-out. metti i 3 punti e a quel punto te la giochi sull'onside kick. quando ho visto quegli orrori e brady ripartiva con 3:30 da giocare ho pensato che i falcons erano spacciati. capisco la filosofia ma a quel punto diventa ostinazione.
    il pensiero è chiaramente andato all'intercetto di butler e marshawn lynch inutilizzato da una yard. ma anche alla ricezione di tyree.
    questo per rendere onore a brady. fortuna e sfortuna. ma lui sta sempre là. a 39 anni. un mostro, un animale da 43/62 e 466 yds. contro una difesa che lo ha bastonato a ripetizione.

    ps: ma a voi l'overtime piace così? io vorrei che entrambi i qb avessero almeno una possibilità. vedere ryan a bordo campo che non può toccare palla (come rodgers a phoenix lo scorso anno) mi ha fatto ancora più male.

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    1. Rispondo dalla fine. Io sarei per i due possessi certi per entrambe le squadre. Almeno che non ci siano segnature difensive, intercetti o fumble riportati in endzone e safety. Poi dopo i 2 possessi se ancora in pari allora chi segna anche 3 punti per primo vince. Ma le stesse possibilità ad entrambi. Comunque ci si arriverà già l'attuale regolamento ha migliorato quello precedente che con un solo FG ti faceva vincere l'incontro, adesso serve il TD.

      Per il resto giusta la tua osservazione sul calo difensivo dovuto ai troppi attacchi giocati dai Patriots e che hanno quindi steso le forze dei giocatori difensivi. Sul finale si certo correre e mangiare tempo come da manuale. In più ieri rivedendo il secondo tempo del SB ho notato che sui play di pass fatti nel finale non hanno nemmeno consumato i secondi prima di lanciare. Mi sembra uno snap con ancora 19 secondi e un altro di 22. Fanno 40 secondi che a volte potrebbero far la differenza. Anche sul morale visto che il drive del pareggio non era iniziato benissimo con 2 terzi down convertiti e se lo devi fare che è già passato il two minute pesano ancor di più.

      Un grosso salutone come sopra. ;)

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    2. hai ragionissima. anche io ho rivisto il secondo tempo (a volte non mi rendo conto come sia possibile una rimonta cosi e allora rivedo per capire)e atlanta giocava come se ad allenarla fosse chip kelly! sembrava dovessero recuperare, a volte i packers sciolgono l'huddle con 20 secondi rimanenti, i falcons con 20 secondi gia' snappavano. incomprensibile.

      ps: anche io preferisco le partite testa a testa, basta che non siano shoot out ignobili con difese messe giusto per dovere.

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  5. Adesso però basta Patriots, cominciano ad annoiare.
    Con il prossimo anno inizierà la nuova serie di 5 Superbowl consecutivi (vinti) di Dallas e la stella brillerà imperiosa su tutta la NFL. Rookie of the year (1. e 2. posto) + Offensive line of the year + Coach of the year (???!!!)+ J. Jones nella Hall of Fame. E chi ci ferma più ?
    Ok, ok, lo so che sono un sognatore, ma da qui a settembre che palle. E mi toccherà pure sorbirmi il tormentone di dove andrà a finire Tony Romo. Sigh !

    Un salutone a tutti.

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    1. Dallas ha ottime chance di ripetere un ottima stagione, penso si meritasse anche di andare più avanti, ma con Green bay è uscito un finale che poteva far prevalere una o l'altra purtroppo per te e i fans di Dallas hanno prevalso i Packers. Ma a parte la tristezza di 7 mesi senza football le previsioni sono rosee per i tuoi Cowboys. Romo io lo terrei, se si vuole lottare per un SB avere un QB comeluiin caso di infortunio del QB titolare potrebbe fare la differenza. (spero non sia una gufata :) )

      Un saluto Luke.

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    2. Facciamo le corna!
      Non so se Romo accetterà di fare il back up per un altro anno o magari di fare il coach dei QB. Speriamo solo che scelga eventualmente una squadra AFC.
      Poi (molto col senno di poi) forse sarebbe stato più corretto che Romo riprendesse il suo posto una volta guarito (anche se solo per un drive, contro gli Eagles ha dimostrato che c'era) e tenere il pur ottimo Dak come riserva di lusso(in fondo era comunque al primo anno). Con la sua esperienza forse a Houston ci saremmo arrivati noi. Ma accontentiamoci così.

      Bye

      P.S.: anche mia figlia ora è una Football fan, ma ha ben (mal) pensato che i L.A. Rams fossero la sua squadra preferita (solo perchè è la citta del suo attore preferito!). Il figlio è sempre uno Steelers, vedi che serpi in seno ho allevato :))))

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    3. Luke! quanto avrei voluto commentare il partitone tra gb e voi vaccari.
      vedo i cowboys con un futuro estremamente roseo: la linea e' uno splendore, quei 2 rookie dei diavolacci che giocano come dei veterani, attingete dal draft per migliorare la difesa e sarete i favoriti per l'nfc.

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  6. analisi impeccabile ,peccato che Atlanta ha fatto una fine da polli dopo una stagione e ter quarti di SB da squadrone,basta poco ,per scivolare su una buccia di banana e romper e il bicchiere .....

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    1. Ciao Mauro.
      Si è bastato poco, ma non pochissimo perchè come detto farsi rimontare dal 28-3 non si può parlare di un sigolo episodio andato storto. Purtroppo per i Falcons ci sono state più di una mancanza nell'ultimo quarto. Per i fans una vera tragedia sportiva. Si possono consolare con i Bills che ne hanno persi 4 di fila e ancora non si sono suicidati...

      Un saluto Mauro.

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  7. Grazie a tutti per i commenti, adoro trovare le vostre impressioni a seguito degli articoli. Grazie ancora per essere rimasti a seguire questo blog dopo un anno in cui ho veramente scritto pochissimi. Mi dispiace e mi scuso con voi ancora.

    Fabio.

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