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martedì 7 aprile 2015

Intervista al Tifoso: Seahawks

Salve a tutti i lettori di NFL Italia Blog.
Intervista al Tifoso è la rubrica che ho deciso di proporre per dare a voi lettori la possibilità di diventare parte attiva di questo blog. Penso sia un ottimo modo per ravvivare l'offseason e interagire con voi.


 Questa volta sono qui a proporvi l'intervista al giovane Davide Balossino, Un nostro lettore che da poco si è appassionato alla NFL, tifando Seattle.

Intervista al Tifoso: Seahawks

D: Di solito lascio chiudere l’intervista con il proprio racconto su come vi siete appassionati al football. Visto che il tuo approccio è recente, parto subito con il chiederti come è scoccata la scintilla per questo sport.

R: Innanzitutto ne approfitto per salutare e augurare buona offseason a tutti i lettori del blog. Allora, il 2 febbraio 2014 giorno del Super Bowl XLVIII, stavo tranquillamente guardando Sky Sport 24 quando hanno mandato in onda un breve servizio sull’imminente partita tra Seahawks e Broncos. Sapevo più o meno cosa fosse il Super Bowl, non avevo però idea di come si giocasse a quello strano sport ovvero il football americano. Crebbe in me grande curiosità per quel Super Bowl, perché, secondo quanto diceva il servizio, si sarebbero affrontati la miglior difesa e il migliore attacco. Decisi di registrare la partita attraverso il mio amato e utilissimo my sky in modo da poterla vedere il giorno seguente, stupidamente però la misi a registrare su Fox Sports 2 anziché su Italia Uno, senza però pensare che su Fox c’e il commento in inglese mentre su mediaset il commento era in italiano (io purtroppo essendo ancora studente non capisco bene l’inglese)
Il 3 febbraio 2014, appena sveglio, durante colazione, prima di andare a scuola, decido di vedere un pezzo di SB. Appena il tempo di capire quale squadra siano gli arancioni e quale i blu che subito vedo che il punteggio cambia: 2 a 0 in favore dei Seahawks.

mercoledì 18 marzo 2015

Intervista al Tifoso: Cowboys

Salve a tutti i lettori di NFL Italia Blog.
Intervista al Tifoso è la rubrica che ho deciso di proporre per dare a voi lettori la possibilità di diventare parte attiva di questo blog. Penso sia un ottimo modo per ravvivare l'offseason e interagire con voi.


Sono felicissimo di proporre a tutti voi l'intervista fatta a Luca Negri (Luke), Un altro nostro lettore e che spesso ci lascia i suoi commenti agli articoli del blog, in particolare parlando di Dallas.

Intervista al Tifoso: Cowboys

D: Finalmente una stagione che vi ha portato ai playoff, dove mancavate dal 2010. Cosa è cambiato e quali sono stati i punti fondamentali per trasformare un team da 8-8 in uno da 12-4?

R: premetto che se analizziamo la stagione 2013/14, si  può notare come si sono perse almeno 5 partite che erano alla portata solo per delle “c.......e” micidiali; forzature di Romo sui pass (es. in  casa con Denver) e decisioni di Garrett quanto meno discutibili (es. chiamata del timeout sul proprio field goal facendo poi sbagliare il calcio successivo a Bailey) solo per ricordarne due e qualche fallo di troppo, altrimenti ai playoff ci saremmo andati anche l'anno precedente.  Quest'anno stavamo cominciando alla stessa stregua (prima partita con i 49ers e i fumbles di Murray), ma poi qualcosa ha cominciato a girare per il verso giusto e le cose sono andate oltre le più rosee aspettative.

Intervista al Tifoso: Ravens

Salve a tutti i lettori di NFL Italia Blog.
Intervista al Tifoso è la rubrica che ho deciso di proporre per dare a voi lettori la possibilità di diventare parte attiva di questo blog. Penso sia un ottimo modo per ravvivare l'offseason e interagire con voi.


Sono felicissimo di proporre a tutti voi l'intervista fatta a Roberto Vaccari, lettore del blog, fan dei Ravens

Intervista al Tifoso: Ravens

D: La stagione regolare si è chiusa con un record di 10-6, e tre delle sei sconfitte sono arrivate dalle rivali divisionali della sempre ostica AFC North. Il seed numero 6 vi ha costretto oltretutto a giocare il divisional round contro i Patriots che poi sarebbero diventati campioni. C’è qualche rammarico per le partite perse durante la stagione che non vi hanno permesso di arrivare con un seed migliore ai playoff?

R: Nessun rammarico. Quest’anno la AFC North è stata la più equilibrata dell’ultimo decennio. Se non ricordo male, a poche giornate dalla fine del campionato tutte le 4 squadre avevano praticamente lo stesso record, se non per un pareggio dei Bengals, e di conseguenza nessuna aveva dimostrato di essere superiore alle altre.


mercoledì 11 marzo 2015

Intervista al Tifoso: Packers

Salve a tutti i lettori di NFL Italia Blog.
Intervista al Tifoso è la rubrica che ho deciso di riproporre per dare a voi lettori la possibilità di diventare parte attiva di questo blog. Penso sia un ottimo modo per ravvivare l'offseason e interagire con voi.


Sono felicissimo di proporre a tutti voi l'intervista fatta a Nicola Rossi, fan dei Packers. Un fedele lettore di questo blog e abituato a lasciare sempre i commenti agli articoli, con un occhio di riguardo per i suoi Green Bay.

Intervista al Tifoso: Packers  

D: La stagione 2014 si è aperta e chiusa con le due sconfitte contro i Seahawks. Senza dubbio perdere in quel modo rocambolesco, dopo aver dominato per quasi tutti i 60 minuti, lascia l’amaro in bocca e il senso di occasione sprecata che avrà bisogno di molti mesi per essere smaltito. Quali sono stati gli sbagli di quella gara e soprattutto nel finale da parte di coach McCarthy, sempre che tu ritenga che si tratti di errori? Quanto ha inciso la precaria condizione fisica di Aaron Rodgers?

R: è proprio vero abbiamo chiuso la stagione a Gennaio esattamente come a Settembre, ovvero perdendo al Century Link Field, ma parliamo di sconfitte diametralmente opposte: durante il  kick-off abbiamo subito pesantemente le corse di Lynch e la filosofia di gioco è stata molto arrendevole (nemmeno un lancio nella zona coperta da Sherman); Rodgers è stato mal protetto e si è vista una squadra con 2 grosse lacune (O-line e D-line), molti punti interrogativi ma anche tanto potenziale da esprimere.
Il Championship è stata la dimostrazione di come il coaching staff ed i giocatori abbiano saputo esprimere e sviluppare al meglio questo potenziale.  Abbiamo semplicemente dominato per 56 minuti su 60 una delle migliori squadre NFL, una delle migliori difese della storia, ed in casa loro, dove risultano quasi imbattibili.

domenica 22 febbraio 2015

Intervista al Tifoso: Bears

Salve a tutti i lettori di NFL Italia Blog.
Intervista al Tifoso è la rubrica che ho deciso di riproporre per dare a voi lettori la possibilità di diventare parte attiva di questo blog. Anni fa avevo già fatto un paio di articoli con questa formula e adesso ho deciso di riprenderla, in quanto penso sia un ottimo modo per ravvivare l'offseason e interagire con voi.


Sono felicissimo di proporre a tutti voi l'intervista fatta a Massimiliano Boscarol, fan dei Bears di vecchia data. Un fedele lettore di questo blog e sopratutto sempre presente nel lasciare interessanti commenti al termine di ogni mio articolo. 

Intervista al Tifoso: Bears

D: La stagione 2014 per i fans dei Bears non è certo stata entusiasmante e finita con una serie di 5 sconfitte che hanno consegnato alle statistiche un record di 5-11. Ti aspettavi andasse così, oppure ti attendevi un' annata migliore? Cosa non ha funzionato?

R: Ho scritto proprio sul tuo blog ad inizio stagione che saremmo arrivati ultimi in division, prima ancora di veder giocare i Bears. Non perché io sia un uccellaccio del malaugurio ma perché avevo dato semplicemente un’occhiata al mercato di Chicago. La conferma milionaria di Cutler – che avrebbe inciso non poco sul salary-cap, la partenza di McCown, Peppers regalato ai rivali di Green Bay e soprattutto la cessione di Hester the Legend. Tutto questo senza un rimpiazzo di livello, che sia uno. Una squadra che se la giocava negli ultimi anni fino all’ultimo week per l’accesso ai po non poteva che peggiorare. Era scontato.

giovedì 29 luglio 2010

Intervista al Tifoso: Chargers


Continua la rubrica dedicata a voi lettori e Fans della NFL, è la volta di Angelo aka ChargerFan.

D: Come giudichi questa off-season dei Chargers? Sono state di tuo gradimento le scelte dello staff fatte al draft, sui free agents e nelle trade?

R: La solita off-season per i miei amati Bolts, direi. Draft e poco altro da segnalare in entrata. D’altra parte sono andati via (tagliati/tradati) alcuni “pezzi da novanta” come Tomlinson (sempre sia lodato), Jamal Williams e Antonio Cromartie, ma forse è giusto così. Il primo perché ahimé il tempo passa per tutti, anche per i fenomeni. Il secondo perché credo abbia perso più di un passo, atleticamente e tecnicamente parlando, e nelle ultime stagioni è stato anche soggiogato dagli infortuni. Il terzo perché, per quanto spettacolare, francamente non è mai stato e probabilmente mai sarà quello shutdown corner che serve alla nostra secondaria, difatti ai Jets giocherà opposto ad uno come Revis. Al suo posto proveremo a far resuscitare Nathan Vasher, anche se a titolare del ruolo si dovrà lanciare Antoine Cason (Jim Thorpe award nel 2007, miglior DB della NCAA, mica uno qualunque) perché è il momento di farlo. Per quanto riguarda il nostro draft, a me è piaciuto moltissimo. RB, ILB, SAF, NT nell’ordine. I principali needs annuali, tutti coperti.

D: La partenza di LaDainian Tomlinson, sicuramente ha creato dispiacere e tristezza nei fans di San Diego, ma era la scelta giusta da fare? Ormai L.T. aveva dato tutto ai Chargers e la fase di declino è iniziata e inarrestabile oppure può fare ancora stagioni sopra le 1000 yard? Le avrebbe fatte anche restando a San Diego?

R: Sono diventato tifoso di San Diego ammirando le evoluzioni di “Mr. Everything” dal vivo ed in televisione... Tristezza? Anno zero, direi. Tuttavia i tempi erano maturi, già l’anno scorso si era paventato un suo addio. Devo dire che la società per tempi e modi stavolta è stata impeccabile. In cuor mio spero che lo riprendano per un giorno tra qualche anno… deve ritirarsi da Charger, assolutamente. Sì il declino è iniziato da un paio di stagioni, difficile possa tornare a produrre certi numeri e probabilmente il suo ruolo sarà diverso in quest’ultima fase della carriera: più da “finalizzatore” ed “esterno” (soprattutto ricevitore fuori dal backfield), quelli saranno i suoi compiti principali. Sono convinto che ci poteva dare ancora tanto, ma in ruolo minore e questo per il personaggio ed il campione che è stato per i Bolts non sarebbe stato corretto. Spero comunque possa chiudere in gloria a New York. Certo, meglio ultimando le sue impressionanti statistiche che con il titolo, sarebbe durissima da digerire per i tifosi dei Chargers. Ma, sinceramente, un po’ meno per ChargerFan…

D: L.T. che probabilmente alla fine della carriera sarà ricordato tra i più grandi runningback di sempre, spesso viene accusato di aver inciso poco nei Play Off. La causa è da attribuire in gran parte ai suoi infortuni o c'è di più?

R: Mah. Gli infortuni sono stati parte della causa. Specie nelle stagioni in cui la squadra è stata finalmente competitiva (sconfitte al Gillette Stadium dai Patriots imbattibili o quasi nei PO 2007 e all’Heinz Field nei PO 2008 contro gli Steelers, peraltro entrambe onestamente più forti) in cui obiettivamente ci hanno privato della nostra arma migliore. Più in generale però il motivo principale (e anche quello per cui si è ritrovato spesso infortunato) è che ha sempre dovuto “cantare e portare la croce”. I Chargers, per quanto avessero un certo Brees prima di Rivers in regia, hanno per anni praticato la “Marty Ball”, ma il proseguo degli anni 2000 ha dimostrato che quel tipo di gioco non era efficace per andare in fondo. Se le difese avversarie sanno che andrai sempre via terra serve qualcosa di diverso, ma lui non ha mai avuto compagni realmente all’altezza. Lasciamo stare Gates, scovato oltretutto mirabilmente tra gli undrafted free agents. Serviva qualcosa di più sul profondo, per esempio un wideout che ci potesse far salire l’ultimo sospirato gradino. Guarda caso Brees è esploso da grande, dopo l’epoca Bolts. Peraltro, quando Tomlinson è stato all’apice (2006) il suo l’ha fatto. In pochi per esempio ricordano che nella famosa sconfitta coi Patriots al Qualcomm di quegli unici PO da favoriti (24-21) LT fece 123 yards su corsa con 2 TD (più 2 ricezioni per altre 64 yards) e ci stava portando “da solo” al Championship (che sarebbe stato in casa). Quella volta fu la difesa a tradirlo. E nello specifico una giocata sbagliata di un safety (Marlon McCree), un ruolo che è vecchio tallone d’achille per i Chargers oltre che un mio vecchio pallino, almeno dall’anno in cui (draft 2003) “scegliemmo di non scegliere” un ragazzo di casa nostra (USC) di nome Troy Polamalu che, così ad occhio, dovrebbe aver fatto le fortune di altri negli anni a venire… Insomma, LT è stato un grandissimo giocatore, ma nessuno nel football vince da solo…

D: La scelta di prendere al draft con il pick numero 12 Ryan Mathews ti soddisfa o avresti preferito C.J. Spiller scelto alla numero 9 dai Buffalo Bills?

R: Penso che arrivare a Spiller (che ho ammirato molto a Clemson) sarebbe stato veramente difficile per i Chargers, che già per salire alla 12 hanno fatto grossi sacrifici in termini di scelte tradate. Comunque all’inizio della stagione scorsa vidi una gara di NCAA altamente spettacolare tra Fresno State e la poi imbattuta Boise State. In quella gara Mathews fece 3 TD da 60, 68 e 69 yards rispettivamente. Un solo taglio in zone-blocking scheme (ampiamente utilizzata dai Bolts) e via. Pensai: wow! Un between the tackles inside runner in pro-style offense, potente quanto basta, efficace in pass protection, in possesso di ottima accelerazione. Il complemento ideale per un RB alla Sproles… Ritengo che anche AJ Smith se ne sia invaghito subito. Fresno non dista poi così tanto (per le misure USA) da San Diego. Poi è successo che alla combine di Indy di qualche mese dopo, tutta la NFL si è accorta di questo ragazzo. Cronometrato ad una velocità (4.45) che si riteneva non avere, anche un ricevitore efficace fuori dal backfield. Qualcuno nei giorni poi del draft ha sentenziato: “E c’era bisogno di salire alla 12 per prenderlo?” A parte il fatto che IMO alcune squadre (Houston e pure i Giants tanto per citarne due) non ci sarebbero MAI passate sopra e alla 28 non ci sarebbe arrivato... Non resta che aspettare e vedere se c’era bisogno di salire...

D: La distribuzione del gioco offensivo dopo la partenza di Tomlinson cambierà con impronta ancor più sui passaggi o da subito si troverà il sostituto di L.T. ovviamente nel possibile, visto che di fenomeni di quel calibro ne escano uno ogni 10/15 anni?

R: Come arcinoto, la NFL in questi ultimi anni è diventata una Passing League. Risultato: avere un QB valido e dei ricevitori all’altezza fa tutta la differenza del mondo. Se poi il QB in questione spara una stagione da 4.254 yards dimostrando a tutti che ormai fa parte dell’elite e la filosofia dell’HC (Norv Turner) è orientata in quella direzione è ovvio qual è l’impronta della offense. Certo alcune cose dovranno giocoforza essere aggiustate nella prossima stagione. Per esempio, una delle armi del gioco aereo dei Chargers è stata la possibilità di avere dei target alti (Jackson e Floyd sono 6-5, Gates è 6-4) ed in grado di creare mismatches in qualunque zona del campo. Ora il noto caso contrattuale, oltreché sospensivo, di Vincent Jackson, rimescola un po’ le carte. Probabilmente i Chargers cercheranno di sfruttare maggiormente le caratteristiche di alcuni giocatori in campo aperto (fuori dal backfield o in slot) potendo usufruire di un workhorse RB nuovo di zecca. Ovviamente niente a che fare con l’epoca Schottenheimer, quando questo tipo di attacco molto più equilibrato e votato ai lanci quasi lo desideravamo, rammentando sempre i bei tempi andati (di Fouts e compagnia)… Un buon running game è peraltro di fondamentale importanza quando serve “muovere la catena”, ed avere un power back come Mathews ci serviva come il pane, visto che per le corse esterne stiamo messi abbastanza bene, e non mi riferisco solo a Sproles… Ovvio, il running plan sarà anche adattato alla situazione e allo stato di forma dei singoli diversi elementi a disposizione. Lasciamo stare LT, futuro HOF, un all-purpose back che IMO richiama alla mente nomi indimenticabili come quelli di Sanders e Payton. E quando pure mi si dice, non è/era come loro, sorrido e dico: leggetevi le sue statistiche. Poi ognuno resta con la sua opinione, amen.

D: Dopo il 13-3 nella passata stagione, quale record prevedi per i Chargers nel 2010?

R: Non mi piace molto fare previsioni numeriche sulla mia squadra. Diciamo che credo che quest’anno sarà un po’ più dura, perché da un lato ritengo che le altre franchigie della AFC West si siano notevolmente rinforzate in settori per loro importanti rispetto al recente passato e dall’altro la nostra squadra che si è molto ringiovanita parte altresì con numerosi punti interrogativi in ruoli direi fondamentali, sia in attacco che in difesa.

D: Quindi dove potranno arrivare?

R: Spero ovviamente ancora al titolo di division o comunque ai Playoffs, poi per me tutto ciò che arriva è guadagnato, perché il messaggio è palese: rebuilding oculata. Molti analisti ritengono SD addirittura tra le 4 favorite al SB. Io dico che sono particolarmente ottimisti. Ma se è vero che “l’ottimismo è il profumo della vita”, magari stavolta lo è anche della vittoria.

D: Come mai in questi anni San Diego pur mostrando un ottimo gioco e ottimi risultati in regular season non è mai arrivata fino in fondo ai Play Off?

R: Sfiga? No, scherzo. Ho sempre ritenuto che due fattori siano importanti per raggiungere il SB. Un buon QB e una buona difesa. Delle volte, basta uno dei due per arrivarci, purché superlativo. Per vincere è già più difficile. Le squadre che ci sono arrivate negli ultimi anni avevano uno se non tutti e due questi elementi migliori rispetto ai nostri. Chapeau. Ora direi che il nostro QB ha buone doti ma anche la faccia giusta, speriamo che anche la difesa riesca a traguardarci al risultato finale.

D: Vorrei conoscere il tuo punto di vista sulla vicenda di Vincent Jackson, potrà avere ripercussioni sulle sue prestazioni?

R: Eh, qui dovrei aprire un discorso prolisso che forse non è il caso. Comunque ti dico la mia. Per una volta sono “d’accordo a metà” con la società. VJ ha chiesto un pluriennale lungo (almeno quinquennale) a cifre impensabili (da top WR della lega, alla Andre Johnson o Larry Fitzgerald, ben più di quanto guadagnerà Marshall ai Dolphins). In tutta onestà, non ritengo sia un fenomeno di quel valore (certo, ragioniamo sempre con il tetto salariale, altrimenti ciao NFL…). Peraltro, in previsione di un 2011 senza Football, gli è stato offerto un “tender” annuale anche sostanzioso, considerando pure che almeno 3 gare le avrebbe saltate per la sospensione inflitta dalla lega. Lui non ha nemmeno ascoltato le proposte (vuole subito il pluriennale e ci mancherebbe, visto che nel 2011 probabilmente starà comunque sul divano di casa) e dopo la dead-line di giugno, come da regolamento, AJ Smith e soci hanno abbassato lo stesso tender ai 600mila $ del minimo sindacale. E’ un braccio di ferro dove credo perdano qualcosa entrambi: i Chargers perché senza di lui (e senza il LT McNeill) avranno una offense meno forte (a meno di clamorosi exploit di altri: Craig “buster” Davis?!?), il giocatore (27 anni) che perde visione, rischia di perdere l’anno di “eleggibilità” (deve giocare almeno le ultime 6 gare stagionali se vuole “riconosciuto” l’anno di modo da diventare poi UFA il prossimo) e ovviamente ritmo, allenamenti e, come hai anticipato giustamente, rendimento prestazionale. Tra l’altro, ora lui vorrebbe forzare la mano ed essere tradato (perché ha capito il pensiero della società che come accennavo sopra è un po’ anche il mio) ma non ha la forza per farlo. AJ Smith non lo cederà mai per un bicchiere d’acqua, semmai aspetta, lo “tagga” con il franchise “non exlusive” l’anno venturo ottenendo qualcosa di importante in cambio (prime scelte) qualora il giocatore si accordasse con terzi. Dopotutto, Jackson è un elemento che lui ha scovato (second round 2005) e valorizzato. E poi c’è il discorso draft 2011, che indipendentemente dal fatto che si giochi o no, avrà un parco junior di WR allettante, con due/tre elementi veramente da franchise player…

D: Secondo te quali sono i punti di forza del tuo team e quelli in cui c'è maggior lavoro da svolgere?

R: La offense è sicuramente allo stato il nostro punto di forza, mentre la defense deve migliorare, in particolare nella run-stop ed in pass-rush, specie nelle ultimissime stagioni. Ora però ci sono giovani interessanti ed un insegnante/coach (Ron Rivera) con il suo staff veramente capace.

D: La/e stella/e offensiva/e e quella/e difensiva/e della tua franchigia?

R: Beh, visti i numeri, non posso non dire Philip Rivers in attacco. In difesa secondo me in questo momento non abbiamo ancora una vera “stella”. Come più volte detto però abbiamo tanti giovani interessanti e la speranza è quella che qualcuno di loro presto potrà erigersi a tale rango.

D: Quale sarà il rookie dell'anno per i tuoi Chargers?

R: Ho detto anche troppo su Mathews, per cui vado dall’altra parte dell’ovale: il safety Darrell Stuckey da Kansas. Dovrebbe avere anche lo spazio necessario per dimostrare le sue capacità.

D: Hai altro da aggiungere sui Chargers?

R: No. A parte un bel “grido” di battaglia per la prossima stagione: CHAAAAAAAAAAAAARGE! Vorrei tuttavia, Fabio, farti per concludere i miei complimenti ed augurarti il meglio per questa tua splendida iniziativa e per il tuo blog in generale. Un saluto. Angelo.

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In questa occasione ho avuto l'onore di intervistare Angelo aka ChargerFan.
Angelo scrive per la redazione di Endzone.it ed in particolare si occupa della NCAA di cui è uno straordinario conoscitore. Io ho avuto il piacere di conoscerlo e leggerlo sul forum ed è una persona fantastica, perchè sempre disponibile a rispondere e chiarire ogni dubbio.
Oggi lo voglio ringraziare per l'intervista concessa sui suoi San Diego Chargers di cui è grande intenditore.

Fabio Bertini - NFL Italia Blog

domenica 11 luglio 2010

Intervista al Tifoso: Steelers


Salve a tutti i lettori di NFL Italia Blog.
Intervista al Tifoso è la nuova rubrica che ho deciso di creare per dare a voi lettori la possibilità di diventare parte attiva di questo blog. Ho iniziato con un mio carissimo amico di nome Emiliano al quale ho fatto alcune domande sulla sua squadra del cuore, con l'intento di far uscire un punto di vista soggettivo dell'attuale situazione degli Steelers in questo caso.
Con il tempo vorrei far partecipi di questa rubrica anche altri tifosi delle varie franchigie della NFL.
Fabio Bertini - NFL Italia Blog

- Intervista al Tifoso: Steelers

D: Come giudichi questa off-season degli Steelers? Sono state di tuo gradimento le scelte dello staff fatte al draft, sui free agents e nelle trade?

R: Classica off season in entrata marchiata Pittsburgh per quanto riguarda la Free Agency: pochi i dollari a disposizione per Colbert, ed ecco che si procede di concetto al risparmio (come di consuetudine). Ritornano così alla casa madre B&G l’ILB Larry Foote dai Lions, e il WR Antwaan Randle El dai Redskins. Due ex acciaieri solidi (per quanto rodati dagli anni NFL), integri dal punto di vista fisico, che conoscono l’ambiente e la filosofia. Altra buona acquisizione è stata quella della Safety da Tampa Bay Will Allen, che va a dare profondità ad una retroguardia che, invalidata da infortuni (vedi quello pesantissimo, decisivo, di Troy Polamalu) e da incerte prestazioni (soprattutto quelle negative dell’ex-starter LCB William Gay), ci è costata l’esclusione dai PO ‘09/’10. Poco più che mediocri giudico invece le firme del WR dai 49ers Arnaz Battle, e quella di Jonathan Scott, OT proveninte dai Bills, che però, visto il brutto infortunio accorso allo starter RT Willie Colon (fuori per l’intera stagione causa rottura del tendine d’Achille), potrà venire utile anche in considerazione del fatto che ad allenarlo sarà il suo ex-OL Coach, Sean Kugler, anche lui a Buffalo scorsa stagione. Molto positivi invece i rientri operati via trade. Ancora da TB arriva il veterano QB Byron Leftwich (scambiato per una 7° scleta, la 225esima, scorso draft), che si preoccuperà di far pesare il meno possibile la pericolosissima assenza di Roethlisberger per le prime 4 gare di regular; per riordinare la “Lebeau Defense”, riprende il volo per la Pennsylvania il CB 2 volte campione del mondo Bryant McFadden, giunto dai Cardinals in cambio di una 5° scleta al draft scorso. Quest’ultima è stata certamente la mossa più felice dell’intera off season Black & Gold, viste le troppe incertezze del su citato Gay. In ambito cessioni, a parte il doloroso addio di Willie “Fast” Parker, che ha preso la strada per la capitale, assolutamente inconcepibile è stata la trade che ha visto protagonista l’MVP del memorabile SB XLIII, il “MIG-10” Santonio Holmes, di cui dirò appresso. Il Draft è stato per certi versi spiazzante: se da un lato la nostra 18esima assoluta (1° scelta) è stata felicemente investita per upgradare la zoppicante OL con il miglior ibrido C/G disponibile, Maurkice Pouncey da Florida, al 2° round mi sarei aspettato un CB, o tuttalpiù un RB da affiancare a Mendenhall. Con la 52esima assoluta abbiamo invece chiamato un rush OLB che di nome fa Jason Worilds, proveniente da Virginia Tech (per il quale impazzisco letteralmente). Con il 2° giro non abbiamo quindi ricoperto una need primaria, ma abbiamo agito con una strategia lungimirante mirata alla brillante (preghiamo…) futuribilità di un ragazzo fantastico, che andrà ad occupare, io credo nel giro di un paio d’anni, il posto del nostro “Dobermann” Harrison in ROLB. Al 3° round scontata, o quanto meno facilmente ipotizzabile, la scelta del WR con Emmanuel Sanders da SMU: scontata però solo per la need coperta, perché ancora sul piatto c’erano senz’altro nomi più roboanti del Mustang (speriamo di aver pescato il nuovo Mike Wallace). Splendido 4° giro con l’acquisizione dell’OLB/ILB Thaddeus Gibson da OSU, che verrà subito utile per rafforzare l’azione e l’efficacia (assai deficiente scorso anno) degli Special Team (su questo super atleta che conosco bene, punto due lire per un futuro in starter ILB in 2/3 anni nonostante nasca outside linebacker). Ma il “colpo gobbo” gli Steelers lo tirano con la 188esima chiamata assoluta (6° round): da Georgia Tech viene messo sull’attenti JonathanCannonballDwyer, un power HB che prima della scadente Combine compiuta (si racconta causata dall’assunzione di farmaci antinfiammatori che ne hanno inficiato l’ottimale status atletico prima delle prove), era dato come uno dei 3/4 migliori RB dell’intero draft (molti mock lo posizionavano addirittura al 1° giro). In conclusione: ho aspettato in vano il CB nei primissimi giri (Crezdon Butler da Clemson è arrivato solo al 5°), ma la favolosa trade con la quale torna in B&G McFadden ha messo tutto al suo posto; aspettavo il RB, ed è arrivato giù con lo steal pazzesco di Dwyer al 6°. Globalmente quindi, mi ritengo più che soddisfatto del draft compiuto e dalle trade operations in entrata ( grade: B)


D: La trade di Holmes, giusta ma mal "pagata" in termini di scelte?

R: No, semplicemente era una trade che non andava fatta. Le intemperanze fuori dal terreno di gioco del nostro oramai ex WR, non giustificano affatto la cessione via trade a favore dei Jets, di un fuoriclasse che poteva ancora solo che crescere. La dirigenza ha scelto di liberarsi di un giocatore che alla scadenza del suo primo contratto B&G (2011), avrebbe chiesto (e già il suo agente aveva avanzato richieste in questo senso), preteso giustamente (per il valore del player), un rinnovo contrattuale troppo oneroso per le magre casse di Pittsburgh. Così ci hanno mediaticamente rifilato la storiella “dell’inadeguato comportamento” per non incappare nella pericolosa (per il portafogli, non certo per noi fans) morsa dell’adeguamento alla nuova firma. Una barzelletta alla fine della quale non ride nessuno insomma. Se a tutto questo ci aggiungiamo che ne abbiamo ricavato una miserabile 5° scelta, capisci bene che non ho passato giorni serenissimi…diciamo così che è meglio.


D: La sospensione di Ben Roethlisberger per le prime 4 giornate quanto peserà? E quali saranno gli accorgimenti tattici che Tomlin prenderà per il gioco d'attacco?

R: Peserà in maniera decisiva purtroppo. Del resto stiamo parlando di un Top 5 franchise QB. Uno come Ben non si trova dietro l’angolo. Ma tant’è, ripongo la massima fiducia nel redivivo Leftwich che ha comunque dimostrato in maglia Steelers di saper giocare ancora bene da dentro il backfield. Credo che Tomlin penserà soprattutto a limitare i danni, ergo, punteremo tutto sulla nostra devastante difesa (che col rientro attivo in roster di Polamalu e Smith fa un deciso salto di qualità) cercando di piazzare quei big play che tanto ci sono mancati scorsa season. In attacco faremo correre l’ovale per terra cercando di tenere sotto controllo costante l’orologio. Attaccheremo con la difesa quindi, come al solito, forse, mi auguro, più del solito (non credo vedremo ad esempio Woodley curarsi di andare troppo spesso in man coverage come è successo per l’inizio di scorsa regular); non sarà ammesso il contenimento passivo, non sarà contemplata la cautela. Si attaccherà la tasca avversaria in blitz zone turnando gli ILBs (Timmons in primis) a scoppiare puntando i Gap A e B, e chiamando Polamalu ad allinearsi sui LBs. Prevedo un utilizzo maggiore rispetto al recente passato del CB e Safety blitz per cercare la superiorità numerica sulla LOS esterna e minacciare così il timing del QB avversario; spero soltanto che il D-backs ritrovino quelle ball skills che sembravano possedere fino a 2 anni or sono.


D: Pensi che l'assenza del QB potrà pesare come è stata nella passata stagione quella di Polamalu?

R: Credo che alla fine l’assenza di Roethlisberger peserà meno, per il solo motivo che il nostro QB starà fuori al massimo per 4 gare, mentre il capelluto fuoriclasse, il leader assoluto della difesa, ci è mancato praticamente per tutta la stagione. Senza Polamalu è cambiata radicalmente la fisionomia aggressiva della 3-4 Lebeau: un playmaker come Troy lì dietro fa tutta la differenza di questo mondo per il nostro modo di offendere con gli 11 di difesa. Senza il #43 non siamo quasi mai riusciti a tenere alta la linea dei LBs, e anzi, siamo stati costretti più e più volte, a far scalare in zone coverage alternativamente Timmons e Woodley (soprattutto sul lato coperto da Gay), alleggerendo così la spinta sulla LOS e permettendo al QB avversario di lanciare tranquillo (alla fine abbiamo chiuso 16esimi nel ranking per yards incassate per aria). Quindi credo che alla fine della fiera, fermo restando che saranno 4 le partite in cui BigBen non presidierà il backfield B&G, l’assenza di Polamalu sia stata più grave e più decisiva per il record stagionale ’09.


D: Dopo il 9-7 nella passata stagione, quale record prevedi per Pittsburgh nel 2010?

R: Difficile fare una previsione in questo senso. Credo che molto dipenderà dalle prime 4 partite naturalmente, ma non tutto. Molti ci danno già fuori dai PO, registrano in ipotesi un record con sole 6 vittorie dopo l’infortunio di Colon. Beh, io sono dell’idea che se ritroviamo la difesa che ci ha portato il 6° anello, possiamo fare certamente meglio di scorso anno. Un 10-6 è facilmente alla nostra portata, un 11-5 è quello che mi auguro di raccogliere alla fine della regular ‘10/’11.


D: Quindi dove potranno arrivare?

R: Credo che ci giocheremo un posto per la Wild Card, considerato che vedo strafavorita Baltimore per la vittoria divisionale.


D: Secondo te quali sono i punti di forza del tuo team e quelli in cui c'è maggior lavoro da svolgere?

R: I punti di forza sono da ricercare tutti in difesa ad oggi. In attacco abbiamo un running play tutto da verificare, poiché il buonissimo Mendenhall non ha un compagno di reparto che al momento possa garantire lui di tirare il fiato. Il RB rookie Dwyer avrà per questo tutta la nostra attenzione già dalle 4 partite di pre season. In questo senso c’è da lavorare parecchio anche in OL: se Colon era un’asfaltatrice in run blocking, adesso c’è da verificare la consistenza della linea sul lato destro non soltanto in fase di pass protection. Tutto dipenderà dal riordinamento della OL lì. Quindi, OL-man e Runninback, saranno chiamati a lavorare con maggiore intensità ed attenzione più di altri.


D: La/e stella/e offensiva/e e quella/e difensiva/e della tua franchigia?

R: Beh, ce ne sono davvero tante; del resto eravamo campioni del mondo fino a 2 anni fa. In attacco certamente BigBen, il RB Mendenhall che, sono sicuro, si riconfermerà ad altissimi livelli, la LG Kemoeatu, il TE Miller (Pro Bowler ’09), il giovane WR Wallace, chiamato a non far rimpiangere Holmes, e soprattutto HinesPsychoWard, che resta uno dei top WR della Lega nonostante l’età . In difesa, stellare resta sempre la nostra linea a 3 con Smith (al rientro), Hampton (Pro Bowler ’09) e Keisel. Il nostro LB’s corp è uno dei migliori dell’intera NFL con Woodley e Harrison (entrambi Pro Bowler ’09) in outside, e con la coppia Farrior/Timmons in inside. Buonissime anche le secondarie col ritorno di McFadenn in LCB, la permanenza di Ryan Clark in FS, il rientro di Polamalu, e l’assoluta solidità del CB più sottovalutato dell’intera NFL, Ike Taylor, che , per quanto mi riguarda, non scambierei con nessun altro cornerback Pro.


D: Quale sarà il rookie dell'anno?

R: Per gli Steelers la 1° scleta da Florida M.Pouncey, se davvero (come mi auguro) verrà sistemato in RG (con Essex in RT) nella ristrutturazione forzata a causa dell’assenza di Colon, potrà (potrebbe) certamente dire la sua. Teniamo comunque d’occhio il WR Sanders, che potrebbe trovare buoni spazi nell’alternanza con Randle El come 3 WR. Se invece ragioniamo in assoluto, credo che l’HB da Freno State, Ryan Mathews, in forza ai Chargers, abbia tutte le carte in regola per essere il prossimo Rookie of the Year.


D: Hai altro da aggiungere sugli Steelers?

R: Nulla di particolare. Mi premeva fare anche qui l’in bocca al lupo ai miei splendidi 53 ragazzi corazzati di black & gold: comunque andrà la stagione che si appresta a cominciare, sarò con loro a lottare, soffrire, piangere o gioire. FORZA RAGAZZI!!!!! Volevo infine fare i complimenti al mio amico Fabio per la bellissima iniziativa: l’idea di offrire ai tuoi lettori la possibilità di dare il proprio contributo nel, e per il Blog, è semplicemente fantastica!!! Un'abbraccio. Emiliano the bus.



Volevo ringraziare pubblicamente l'amico Emiliano in arte "The Bus" per la competenza, la qualità delle sue risposte e per il tempo concessomi.
Ricordo che Emiliano the bus è redattore su Endzone.it sul quale troverete numerosi suoi articoli di pregevole fattura unita ad una grande passione per la National Football League.
Fabio Bertini - NFL Italia Blog