giovedì 29 luglio 2010

Intervista al Tifoso: Chargers


Continua la rubrica dedicata a voi lettori e Fans della NFL, è la volta di Angelo aka ChargerFan.

D: Come giudichi questa off-season dei Chargers? Sono state di tuo gradimento le scelte dello staff fatte al draft, sui free agents e nelle trade?

R: La solita off-season per i miei amati Bolts, direi. Draft e poco altro da segnalare in entrata. D’altra parte sono andati via (tagliati/tradati) alcuni “pezzi da novanta” come Tomlinson (sempre sia lodato), Jamal Williams e Antonio Cromartie, ma forse è giusto così. Il primo perché ahimé il tempo passa per tutti, anche per i fenomeni. Il secondo perché credo abbia perso più di un passo, atleticamente e tecnicamente parlando, e nelle ultime stagioni è stato anche soggiogato dagli infortuni. Il terzo perché, per quanto spettacolare, francamente non è mai stato e probabilmente mai sarà quello shutdown corner che serve alla nostra secondaria, difatti ai Jets giocherà opposto ad uno come Revis. Al suo posto proveremo a far resuscitare Nathan Vasher, anche se a titolare del ruolo si dovrà lanciare Antoine Cason (Jim Thorpe award nel 2007, miglior DB della NCAA, mica uno qualunque) perché è il momento di farlo. Per quanto riguarda il nostro draft, a me è piaciuto moltissimo. RB, ILB, SAF, NT nell’ordine. I principali needs annuali, tutti coperti.

D: La partenza di LaDainian Tomlinson, sicuramente ha creato dispiacere e tristezza nei fans di San Diego, ma era la scelta giusta da fare? Ormai L.T. aveva dato tutto ai Chargers e la fase di declino è iniziata e inarrestabile oppure può fare ancora stagioni sopra le 1000 yard? Le avrebbe fatte anche restando a San Diego?

R: Sono diventato tifoso di San Diego ammirando le evoluzioni di “Mr. Everything” dal vivo ed in televisione... Tristezza? Anno zero, direi. Tuttavia i tempi erano maturi, già l’anno scorso si era paventato un suo addio. Devo dire che la società per tempi e modi stavolta è stata impeccabile. In cuor mio spero che lo riprendano per un giorno tra qualche anno… deve ritirarsi da Charger, assolutamente. Sì il declino è iniziato da un paio di stagioni, difficile possa tornare a produrre certi numeri e probabilmente il suo ruolo sarà diverso in quest’ultima fase della carriera: più da “finalizzatore” ed “esterno” (soprattutto ricevitore fuori dal backfield), quelli saranno i suoi compiti principali. Sono convinto che ci poteva dare ancora tanto, ma in ruolo minore e questo per il personaggio ed il campione che è stato per i Bolts non sarebbe stato corretto. Spero comunque possa chiudere in gloria a New York. Certo, meglio ultimando le sue impressionanti statistiche che con il titolo, sarebbe durissima da digerire per i tifosi dei Chargers. Ma, sinceramente, un po’ meno per ChargerFan…

D: L.T. che probabilmente alla fine della carriera sarà ricordato tra i più grandi runningback di sempre, spesso viene accusato di aver inciso poco nei Play Off. La causa è da attribuire in gran parte ai suoi infortuni o c'è di più?

R: Mah. Gli infortuni sono stati parte della causa. Specie nelle stagioni in cui la squadra è stata finalmente competitiva (sconfitte al Gillette Stadium dai Patriots imbattibili o quasi nei PO 2007 e all’Heinz Field nei PO 2008 contro gli Steelers, peraltro entrambe onestamente più forti) in cui obiettivamente ci hanno privato della nostra arma migliore. Più in generale però il motivo principale (e anche quello per cui si è ritrovato spesso infortunato) è che ha sempre dovuto “cantare e portare la croce”. I Chargers, per quanto avessero un certo Brees prima di Rivers in regia, hanno per anni praticato la “Marty Ball”, ma il proseguo degli anni 2000 ha dimostrato che quel tipo di gioco non era efficace per andare in fondo. Se le difese avversarie sanno che andrai sempre via terra serve qualcosa di diverso, ma lui non ha mai avuto compagni realmente all’altezza. Lasciamo stare Gates, scovato oltretutto mirabilmente tra gli undrafted free agents. Serviva qualcosa di più sul profondo, per esempio un wideout che ci potesse far salire l’ultimo sospirato gradino. Guarda caso Brees è esploso da grande, dopo l’epoca Bolts. Peraltro, quando Tomlinson è stato all’apice (2006) il suo l’ha fatto. In pochi per esempio ricordano che nella famosa sconfitta coi Patriots al Qualcomm di quegli unici PO da favoriti (24-21) LT fece 123 yards su corsa con 2 TD (più 2 ricezioni per altre 64 yards) e ci stava portando “da solo” al Championship (che sarebbe stato in casa). Quella volta fu la difesa a tradirlo. E nello specifico una giocata sbagliata di un safety (Marlon McCree), un ruolo che è vecchio tallone d’achille per i Chargers oltre che un mio vecchio pallino, almeno dall’anno in cui (draft 2003) “scegliemmo di non scegliere” un ragazzo di casa nostra (USC) di nome Troy Polamalu che, così ad occhio, dovrebbe aver fatto le fortune di altri negli anni a venire… Insomma, LT è stato un grandissimo giocatore, ma nessuno nel football vince da solo…

D: La scelta di prendere al draft con il pick numero 12 Ryan Mathews ti soddisfa o avresti preferito C.J. Spiller scelto alla numero 9 dai Buffalo Bills?

R: Penso che arrivare a Spiller (che ho ammirato molto a Clemson) sarebbe stato veramente difficile per i Chargers, che già per salire alla 12 hanno fatto grossi sacrifici in termini di scelte tradate. Comunque all’inizio della stagione scorsa vidi una gara di NCAA altamente spettacolare tra Fresno State e la poi imbattuta Boise State. In quella gara Mathews fece 3 TD da 60, 68 e 69 yards rispettivamente. Un solo taglio in zone-blocking scheme (ampiamente utilizzata dai Bolts) e via. Pensai: wow! Un between the tackles inside runner in pro-style offense, potente quanto basta, efficace in pass protection, in possesso di ottima accelerazione. Il complemento ideale per un RB alla Sproles… Ritengo che anche AJ Smith se ne sia invaghito subito. Fresno non dista poi così tanto (per le misure USA) da San Diego. Poi è successo che alla combine di Indy di qualche mese dopo, tutta la NFL si è accorta di questo ragazzo. Cronometrato ad una velocità (4.45) che si riteneva non avere, anche un ricevitore efficace fuori dal backfield. Qualcuno nei giorni poi del draft ha sentenziato: “E c’era bisogno di salire alla 12 per prenderlo?” A parte il fatto che IMO alcune squadre (Houston e pure i Giants tanto per citarne due) non ci sarebbero MAI passate sopra e alla 28 non ci sarebbe arrivato... Non resta che aspettare e vedere se c’era bisogno di salire...

D: La distribuzione del gioco offensivo dopo la partenza di Tomlinson cambierà con impronta ancor più sui passaggi o da subito si troverà il sostituto di L.T. ovviamente nel possibile, visto che di fenomeni di quel calibro ne escano uno ogni 10/15 anni?

R: Come arcinoto, la NFL in questi ultimi anni è diventata una Passing League. Risultato: avere un QB valido e dei ricevitori all’altezza fa tutta la differenza del mondo. Se poi il QB in questione spara una stagione da 4.254 yards dimostrando a tutti che ormai fa parte dell’elite e la filosofia dell’HC (Norv Turner) è orientata in quella direzione è ovvio qual è l’impronta della offense. Certo alcune cose dovranno giocoforza essere aggiustate nella prossima stagione. Per esempio, una delle armi del gioco aereo dei Chargers è stata la possibilità di avere dei target alti (Jackson e Floyd sono 6-5, Gates è 6-4) ed in grado di creare mismatches in qualunque zona del campo. Ora il noto caso contrattuale, oltreché sospensivo, di Vincent Jackson, rimescola un po’ le carte. Probabilmente i Chargers cercheranno di sfruttare maggiormente le caratteristiche di alcuni giocatori in campo aperto (fuori dal backfield o in slot) potendo usufruire di un workhorse RB nuovo di zecca. Ovviamente niente a che fare con l’epoca Schottenheimer, quando questo tipo di attacco molto più equilibrato e votato ai lanci quasi lo desideravamo, rammentando sempre i bei tempi andati (di Fouts e compagnia)… Un buon running game è peraltro di fondamentale importanza quando serve “muovere la catena”, ed avere un power back come Mathews ci serviva come il pane, visto che per le corse esterne stiamo messi abbastanza bene, e non mi riferisco solo a Sproles… Ovvio, il running plan sarà anche adattato alla situazione e allo stato di forma dei singoli diversi elementi a disposizione. Lasciamo stare LT, futuro HOF, un all-purpose back che IMO richiama alla mente nomi indimenticabili come quelli di Sanders e Payton. E quando pure mi si dice, non è/era come loro, sorrido e dico: leggetevi le sue statistiche. Poi ognuno resta con la sua opinione, amen.

D: Dopo il 13-3 nella passata stagione, quale record prevedi per i Chargers nel 2010?

R: Non mi piace molto fare previsioni numeriche sulla mia squadra. Diciamo che credo che quest’anno sarà un po’ più dura, perché da un lato ritengo che le altre franchigie della AFC West si siano notevolmente rinforzate in settori per loro importanti rispetto al recente passato e dall’altro la nostra squadra che si è molto ringiovanita parte altresì con numerosi punti interrogativi in ruoli direi fondamentali, sia in attacco che in difesa.

D: Quindi dove potranno arrivare?

R: Spero ovviamente ancora al titolo di division o comunque ai Playoffs, poi per me tutto ciò che arriva è guadagnato, perché il messaggio è palese: rebuilding oculata. Molti analisti ritengono SD addirittura tra le 4 favorite al SB. Io dico che sono particolarmente ottimisti. Ma se è vero che “l’ottimismo è il profumo della vita”, magari stavolta lo è anche della vittoria.

D: Come mai in questi anni San Diego pur mostrando un ottimo gioco e ottimi risultati in regular season non è mai arrivata fino in fondo ai Play Off?

R: Sfiga? No, scherzo. Ho sempre ritenuto che due fattori siano importanti per raggiungere il SB. Un buon QB e una buona difesa. Delle volte, basta uno dei due per arrivarci, purché superlativo. Per vincere è già più difficile. Le squadre che ci sono arrivate negli ultimi anni avevano uno se non tutti e due questi elementi migliori rispetto ai nostri. Chapeau. Ora direi che il nostro QB ha buone doti ma anche la faccia giusta, speriamo che anche la difesa riesca a traguardarci al risultato finale.

D: Vorrei conoscere il tuo punto di vista sulla vicenda di Vincent Jackson, potrà avere ripercussioni sulle sue prestazioni?

R: Eh, qui dovrei aprire un discorso prolisso che forse non è il caso. Comunque ti dico la mia. Per una volta sono “d’accordo a metà” con la società. VJ ha chiesto un pluriennale lungo (almeno quinquennale) a cifre impensabili (da top WR della lega, alla Andre Johnson o Larry Fitzgerald, ben più di quanto guadagnerà Marshall ai Dolphins). In tutta onestà, non ritengo sia un fenomeno di quel valore (certo, ragioniamo sempre con il tetto salariale, altrimenti ciao NFL…). Peraltro, in previsione di un 2011 senza Football, gli è stato offerto un “tender” annuale anche sostanzioso, considerando pure che almeno 3 gare le avrebbe saltate per la sospensione inflitta dalla lega. Lui non ha nemmeno ascoltato le proposte (vuole subito il pluriennale e ci mancherebbe, visto che nel 2011 probabilmente starà comunque sul divano di casa) e dopo la dead-line di giugno, come da regolamento, AJ Smith e soci hanno abbassato lo stesso tender ai 600mila $ del minimo sindacale. E’ un braccio di ferro dove credo perdano qualcosa entrambi: i Chargers perché senza di lui (e senza il LT McNeill) avranno una offense meno forte (a meno di clamorosi exploit di altri: Craig “buster” Davis?!?), il giocatore (27 anni) che perde visione, rischia di perdere l’anno di “eleggibilità” (deve giocare almeno le ultime 6 gare stagionali se vuole “riconosciuto” l’anno di modo da diventare poi UFA il prossimo) e ovviamente ritmo, allenamenti e, come hai anticipato giustamente, rendimento prestazionale. Tra l’altro, ora lui vorrebbe forzare la mano ed essere tradato (perché ha capito il pensiero della società che come accennavo sopra è un po’ anche il mio) ma non ha la forza per farlo. AJ Smith non lo cederà mai per un bicchiere d’acqua, semmai aspetta, lo “tagga” con il franchise “non exlusive” l’anno venturo ottenendo qualcosa di importante in cambio (prime scelte) qualora il giocatore si accordasse con terzi. Dopotutto, Jackson è un elemento che lui ha scovato (second round 2005) e valorizzato. E poi c’è il discorso draft 2011, che indipendentemente dal fatto che si giochi o no, avrà un parco junior di WR allettante, con due/tre elementi veramente da franchise player…

D: Secondo te quali sono i punti di forza del tuo team e quelli in cui c'è maggior lavoro da svolgere?

R: La offense è sicuramente allo stato il nostro punto di forza, mentre la defense deve migliorare, in particolare nella run-stop ed in pass-rush, specie nelle ultimissime stagioni. Ora però ci sono giovani interessanti ed un insegnante/coach (Ron Rivera) con il suo staff veramente capace.

D: La/e stella/e offensiva/e e quella/e difensiva/e della tua franchigia?

R: Beh, visti i numeri, non posso non dire Philip Rivers in attacco. In difesa secondo me in questo momento non abbiamo ancora una vera “stella”. Come più volte detto però abbiamo tanti giovani interessanti e la speranza è quella che qualcuno di loro presto potrà erigersi a tale rango.

D: Quale sarà il rookie dell'anno per i tuoi Chargers?

R: Ho detto anche troppo su Mathews, per cui vado dall’altra parte dell’ovale: il safety Darrell Stuckey da Kansas. Dovrebbe avere anche lo spazio necessario per dimostrare le sue capacità.

D: Hai altro da aggiungere sui Chargers?

R: No. A parte un bel “grido” di battaglia per la prossima stagione: CHAAAAAAAAAAAAARGE! Vorrei tuttavia, Fabio, farti per concludere i miei complimenti ed augurarti il meglio per questa tua splendida iniziativa e per il tuo blog in generale. Un saluto. Angelo.

---------------------------------------------------------------------------------------------

In questa occasione ho avuto l'onore di intervistare Angelo aka ChargerFan.
Angelo scrive per la redazione di Endzone.it ed in particolare si occupa della NCAA di cui è uno straordinario conoscitore. Io ho avuto il piacere di conoscerlo e leggerlo sul forum ed è una persona fantastica, perchè sempre disponibile a rispondere e chiarire ogni dubbio.
Oggi lo voglio ringraziare per l'intervista concessa sui suoi San Diego Chargers di cui è grande intenditore.

Fabio Bertini - NFL Italia Blog

1 commento: